Perché
abbiamo scritto Human Spirits e cultura d’impresa?
Molti
ce lo chiedono ed è una domanda legittima. Quindi rispondiamo.
CARLA
Io
sono nata a Biella, sono nipote e figlia di imprenditori. Ho
studiato, prima per la tesi di laurea e poi per lavoro, la storia di
questa provincia povera di risorse naturali, con un territorio
difficile da coltivare ma che ha una caratteristica particolare: la
laboriosità dei suoi abitanti è riuscita a trasformarlo in un
distretto ricco, che dall’Ottocento in avanti si è distinto per le
proprie preziose produzioni generando ricchezza e benessere.
In
realtà questa è la storia di molti territori italiani, dei
distretti italiani ma Biella è, in realtà, uno dei cluster più
antichi. Un territorio che è stato forgiato dai propri abitanti,
dove l’intraprendenza umana ha fatto la differenza. E, in questo
caso, intraprendenza è imprenditorialità.
Tutto
questo mi ha sempre affascinata: perché territori riescono esprimere
persone con una maggior intraprendenza e territori non hanno persone
con questa caratteristica. Sono i territori che trasferiscono
queste caratteristiche nelle persone che li abitano o sono le persone
a forgiare i territori?
E
proprio da questa passione verso la mia terra, verso l’Italia dei
distretti, che è nato il libro; scriverlo è stato un viaggio
meraviglioso, alla ricerca dell’origine di tutte le caratteristiche
che portano all’imprenditorialità, che è il pensiero illuminato
di chi riesce a trasformare le idee in azioni e le azioni in
prodotti.
DEBORA
Io
invece sono figlia di operai, per i quali l'impresa è stata sempre e
solo vista come un rischio troppo elevato per poterlo affrontare. La
mia natura curiosa e appassionata alla scrittura mi ha portato a
percorrere la carriera di giornalista a diversi livelli e in diversi
ambiti. Dalla cronaca bianca agli spettacoli, dall'economia
all'automobilismo storico. E in tutti questi anni le persone che più
mi hanno colpito tra quelle che ho conosciuto e intervistato sono
sempre stati gli imprenditori. Perché hanno sempre rivelato una
visione del futuro più ampia, a lungo termine. Perché sono capaci
di immaginare, progettare e poi realizzare ciò che hanno sognato.
Perché sono visionari concreti, ecco.
Dall'incontro
con Carla è nata l'idea di andare ad analizzare la natura
dell'imprenditore e le sue caratteristiche, scrivendo un libro che
potesse portare un messaggio di ottimismo: imprenditori non si nasce
ma si può diventare. Certo, le condizioni di base (famiglia,
educazione, ambiente) influiscono moltissimo, ma l'intraprendenza è
qualcosa che tutti noi possiamo acquisire. Ed è quella che può
davvero cambiare la nostra vita e il mondo in cui viviamo.
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